Musica afrofolk con i SuperGriots


SuperGriots è una band musicale interculturale nata nel 2011 a Pisa, al quinto binario della Stazione Centrale, dove John e Abdoul si sono incontrati per caso e, senza perdere tempo, hanno iniziato a suonare assieme.
Da allora, il gruppo è cresciuto fino a raggiungere l’attuale formazione. Nel Giugno 2014 ha visto la luce il primo album della band, autoprodotto: Xalam Kat Yii, contenente 12 tracce originali (Ndjulli, Why is war, Dokhondem, Djiguène, Wait for me, Missal, Senegal, Xalam kat yii, Coumba, ABCD, Sounnoubirr, Ligeey), registrate allo studio Labella di Montelupo nell’inverno 2014.
Il nome della band fa riferimento all’antica tradizione dei griot, o djali, ancora diffusa in molti paesi dell’Africa occidentale. I griot sono una stirpe di poeti, musici e narratori che attraverso i loro canti e le loro musiche custodiscono e trasmettono la storia orale e le pratiche musicali e canore tradizionali. Nella pratica contemporanea, il griot è diventato anche un mediatore fra culture, un messaggero che attraverso la musica e il canto affronta una nuova realtà complessa, percorsa da conflitti a anche da intrecci e connessioni.
Il nostro repertorio è fatto da composizioni originali, elaborate e composte collettivamente o sviluppate a partire da idee individuali attraverso l’esperienza condivisa del suonare insieme. Il sound della band è fortemente influenzato dalla commistione di ritmi e sonorità provenienti da stili e generi musicali diversi - quali l’afro-folk, il reggae, l’afro-jazz, il blues e il rock.
Questa varietà è frutto delle nostre diverse esperienze e dei nostri diversi gusti d’ascolto, ma anche e soprattutto della curiosità verso nuovi orizzonti musicali e della nostra comune passione per le ibridazioni, i prestiti e gli scambi in musica. Infatti, alla base della nostra poetica musicale, ma anche esistenziale, c’è l’idea che attraverso l’interazione sonora e musicale si possano scoprire e costruire reti fra persone e ponti fra mondi culturali diversi, ma inevitabilmente interconnessi.
Anche la scelta del multi-linguismo (le liriche di Abdoul sono in wolof, francese, inglese e italiano, talvolta mescolate in uno stesso brano) riflette sia l’ambizione di essere compresi da persone provenienti da più luoghi, sia il desiderio di rendere omaggio ad una poetica creola e meticcia, frutto di molteplici viaggi, scambi e migrazioni, che, in modi anche molto diversi, accomuna le nostre esperienze musicali ed esistenziali.


Abdoulaye Niang - Vocal 

John Alessandri - Electric, Classic guitar 
Macisse Vieira - Acoustic guitar 
Federico Carra - Bass Guitar 
Claudia Cancellotti - Violin 
Mamadou Mboup - Drums, Percussion